Ciao a tutti, anch'io ho questa composizione, bagagliaio e due carrozze di prima classe, l'Ae 4/4 si è aggiunto da poco, ne ho parlato in questo thread
viewtopic.php?f=53&t=3100. All'epoca (fine anni '60') mi era stata regalata una Ae 6/6 Marklin Hamo, anche perché non era sicuramente più disponibile la Trix/Rivarossi, il bagagliaio, una carrozza di prima e la carrozza a terrazzini Pocher/Rivarossi, mio fratello aveva (e spero abbia ancora) la carrozza dell'armistizio. Più tardi, nei vari mercatini in zona, 10/15 euro l'una per l'altra o giù di lì, ho aggiunto il bagagliaio Pocher (art. 213), l'altra BLS di prima classe, una carrozza Fleischmann di seconda classe con fondino in metallo e una carrozza ristorante Lima, rossa con il pantografo, quest'ultime entrambe datate e belle "massicce". Di elvetico ho anche due coccodrilli, un Marklin Hamo 8356, il primo con carrozzeria in plastica, e un più recente Trix, in metallo, entrambi verdi, un Marklin Hamo Re 4/4, anni '60, come nuovo, fantastico, un Fleischmann Ee 3/3 da manovra e la cremagliera Edelweiss. MI chiedevo, non avendo particolari legami con la Svizzera, se la predilezione mia (e penso di molti altri miei coetanei) per i rotabili di questo paese, piuttosto che di mille altri stati, così come per quelli statunitensi oltre ovviamente alle F.S., sia in buona parte frutto dell'influenza di ciò che Rivarossi proponeva nei suoi cataloghi all'epoca, parliamo nel mio caso della seconda metà anni degli anni '60 fino alla prima metà dei '70, o per il fatto che siano esteticamente gradevoli, come "linea" e livrea, sia che si tratti di vapore oppure di locomotori, carrozze, o forse sono entrambe le cose assieme. Di sicuro erano scelte commerciali, però penso che anche l'estetica giocasse un ruolo non secondario nella scelta di quali modelli riprodurre e a volte anche nel come realizzarli, vedi ad esempio il 428 semi areodinamico, che in effetti, seppur sbagliato, è più "bello" dell'originale. Ok, sto divagando, appena trovo un attimo aggiungo qualche foto, buona serata a tutti.
Andrea