da emilio444 » 6 lug 2012, 13:54
Il corpo centrale del F.V. e' la rappresentazione in scala della stazione di Vernio sulla linea Bologna-Prato-Firenze, le due ali laterali derivano dal F.V. con cui condividono le linee architettoniche tipiche di molte altre stazioni F.S.. Le ho realizzate 25 anni fa in compensato da 2 mm (oggi le avrei realizzate in Forex) con infissi in cartoncino e modanature in legno di balsa, il tetto invece e' stato realizzato con il metodo del "certosino". Il grande orologio sul tetto invece rispecchia l'originale ancora oggi conservato nel vero F.V. di Pescara Centrale restaurato e sede di un associazione internazionale.
Le pensiline sono realizzate con vari materiali cercando di imitare le originali Liberty maldestramente demolite per sbaglio nel dopoguerra. Il piano della copertura ha un anima in balsa da 1,5 mm rivestito nell'intradosso e nell'estradosso da cartoncino opportunamente inciso per imitare la lamiera gregata; a sostegno della copertura corrono per tutta lunghezza della pensilina profili di ottone di tipo HEA da 2mm poggianti su piccole capriate "rubate" al modellismo navale. Dal modellismo navale derivano anche le cornici delle mantovane poggiate su listelli di balsa, il tutto cosi' assemblato copia quasi alla perfezione il prototipo. Risultato: realizzazione decente ad un costo ridottissimo a patto di sacrificare tempo & pazienza. Dimenticavo, le colonne sono realizzate al tornio utilizzando un profilo tondo in ottone, l'originale e' ispirato alla colonnina della pensilina Faller. Le plafoniere sono in ottone da 0,5 mm opportunamente sagomate ed utilizzano un micro lampada da 2 mm.
I marciapiedi sono in ottone di produzione M.F.A.L.
La tecnica principale e' di rispettare al massimo le proporzioni, tradotto significa che tutto deve essere rigorosamente 87 volte più piccolo, sopratutto gli spessori. Tante sono le fotoincisioni ma tante sono le lavorazioni occulte tipo l'allargamento della distanza tra le traversine (lavoro noioso e pesante) ma sono questi piccoli dettagli che fanno la differenza. Ho autocostruito quasi tutto, fortunatamente negli anni sono riuscito a procurarmi le misure reali di tutti i fabbricati che ho pazientemente ridisegnato in scala, tutto ovviamente coadiuvato da una enorme documentazione fotografica. Man mano che realizzavo qualcosa prontamente fotografavo il tutto e confrontavo le immagini alle rispettive foto reali; all'occhio cosi immediatamente venivano fuori difetti e differenze a cui cercavo di porre rimedio sostituendo elementi e pezzi vari. Anche per l'invecchiamento le foto del reale sono state di grande aiuto. Per i tempi non riesco a dare un riferimento preciso, alcuni fabbricati li ho realizzati negli anni durante le serate invernali, ma i due moduli costruiti finora, escluso le carpenterie in legno li ho iniziati a febbraio durante le copiose nevicate che abbiamo avuto e lo stato ad oggi e' quello che si vede.