Modelli degli anni '60: Recupero e restauro

[Oliviero Lidonnici]

I ritocchi delle navi restaurate dovranno aspettare la ripulitura di quelle che attendono sul terrazzo di potrer entrare in casa dopo sanificazione e sterilizzazione (la moglie rivuole il terrazzo libero e minaccia sanzioni )
Passiamo quindi alla ripulitura della Independence

CV 62 USS INDEPENDENCE: AURORA 1/600 (prima metà anni Sessanta)

La scatola originale della USS Independence

Ecco il "relitto" fresco di cantina:

Uno spessi strato di polvere la ricopre e la decalcomania dei numeri di prua si è già raggrinzita e staccata da se.
Anche le segnaletiche orizzontali delle catapulte si sono staccate

Sono saltate alcune canne dei cannoni da 127 mm e mancano un paio di antenne radar.
Ovviamente mancano gli aerei ma alcuni sono conservati in una scatoletta poi faremo la cernita

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Saluti da Oliviero

[Oliviero Lidonnici]

Ecco il modello dopo la ripulitura

I colori hanno tenuto ma purtroppo all'epoca impiegavo colori lucidi poco adatti ad una nave da guerra e anche poco precisi. dovrò ritoccare o ridipingere molte parti

Tutte le decalcomanie del ponte sono perdute tranne il numero di poppa comunque molto rovinato

Ecco la nave vera il numero del ponte è bianco ed è presente solo a prua

Ci sarà molto da lavorare
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[berto75]

la stessa portaeaerei l'aveva fatta la Mattel ce l'avevo da bambino poi purtroppo è andata distrutta (nei miei giochi d'infanzia ) ma grazie a te solo ora capisco che modello era! la USS INDEPENDENCE! (le foto sono tratte da e bay)
ERA un bel giocattolo ma da bambino trovavo inconcepibile che un modello così grosso non potesse almeno galleggiare (la portaerei ha lo scafo interno cavo)

Coraggio ti seguo in bocca al lupo e buon lavoro !!!
berto75

[Oliviero Lidonnici]

la stessa portaeaerei l'aveva fatta la Mattel ce l'avevo ...... ora capisco ... che modello era! la USS INDEPENDENCE!
berto75

Effettivamente per il numero e (vagamente) per la forma è ispirata alla CV62 USS Independence. Comunque per quanto riguarda la perfetta riproduzione del modello non pensare che stia messo meglio di te poichè la Independence che sto restaurando mi sono accorto che in realtà riproduce la CV59 USS Forrestal col solo numero cambiato in 62 . Brutto vizio dei produttori di modelli dell'epoca era quello di fare il modello capoclasse e poi venderne copie col nome ed il solo numero cambiato in scatole diverse. Peccato che due navi della stessa classe non siano quasi mai identiche come due Fiat 500 che escono dalla catena di montaggio!
Ma di questo parleremo meglio in altra sede, ora continuo col restauro. La prima cosa di cui mi sono preoccupato e di rifare i numeri e le segnaletiche orizzontali del ponte di volo, andate perdute per vecchiaia.
Misurando i resti della decalcomania di poppa, ho ricomposto il disegno del n°62

Dapprima pensavo di rifarlo giallo come era in origine ma ho trovato in commercio solo fogli di decals stampabili bianche e visto che le foto della nave vera mostrano i numeri bianchi mi sono adeguato.
Ho disegnato al computer il numero e ne ho stampato vari provini su carta finchè non ho trovato le giuste dimensioni. Quindi ho stampato il foglio bianco di decals e ho ritagliato i numeri con un cutter affilato e poi ho applicato le decals col solito sistema:

Ed ecco il risultato:

Dopo che le decals si sono asciugate le ho fissate con la solita vernice trasparente opaca Humbrol di cui ho spesso parlato

Adesso passo alle bande colorate
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Saluti da Oliviero

[berto75]

GENIALE !!! e il risultato finale è perfetto !!!
stupiti berto75

[Oliviero Lidonnici]

Avendo scelto di attenermi a foto della nave reale di una certa epoca ho rinunciato al restauro conservativo del modello Aurora in quanto tale quindi non applicherò il numero 62 sul ponte di poppa e ricopierò la segnaletica delle navi classe Forrestal degli anni Sessanta:

La CVA 61 -USS Ranger negli anni '60

inizio con il correggere l'angolo del ponte di volo obliquo:

Le bande segnaletiche degli anni '50 erano convergenti ora saranno disegnate parallele secondo il nuovo schema

Il ponte obliquo è colorato con una tonalità più scura con l'aiuto del nastro adesivo la dipingo con precisione

Ecco il ponte scurito pronto per ricevere le bande segnaletiche orizzontali bianche:

Notare come durante il lavoro tengo continuamente sottocchio varie foto delle navi vere per verificare la correttezza di quello che sto facendo.

Con un semplice pennarello bianco indelebile Uniposca e con l'aiuto di un righello, segno le linee di confine del ponte angolare

Con l'aiuto di una dima disegnata riporto le linee tratteggiate perpendicolari ai contorni (le misure sono in frazioni di mm quindi non posso misurarle direttamente con un righello)

per le bande larghe utilizzo un nastro adesivo "Oraline" bianco da 2 mm:

Il nastro è sottilissimo e corrisponde ad una decalcomania ma è più solido e duraturo

Ecco il lavoro del ponte angolare in lavorazione, confrontato con la foto della portaerei vera

Ripassate meglio, con l'Uniposca, le linee sottili ho verniciato tutto il ponte angolare (ed in particolare le bande bianche) col solito. trasparente opaco Humbrol.
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Saluti da Oliviero

[Rocket68]

Mi pare proprio uno splendido lavoro, ti stà venendo molto bene!
Due domande: che cos'è il nastro Oreline e l'uniposca non scolora col tempo?
Tanti saluti da Pippo e congratulazioni per il lavoro che stai facendo.

[berto75]

VERAMENTE STRABILIANTE il risultato che hai ottenuto nella realizzazione della segnaletica sul ponte sembra stampata !!
di una precisione assoluta poi !
Modellisticamente parlando ne conosci una più di belzebù !!
sbalorditi saluti berto75

[Oliviero Lidonnici]

.......Modellisticamente parlando ne conosci una più di belzebù !!
sbalorditi saluti berto75

Esagerato! va be' che mi chiamavano Lidonnik!

Due domande: che cos'è il nastro Oreline e l'uniposca non scolora col tempo?
Tanti saluti da Pippo e congratulazioni ......

I pennarelli Uniposca mi hanno favorevolmente stupito sono coprenti e non spandono ma come ho detto, io li ricopro con un velo di smalto trasparente opaco che li protegge: col tempo si ingiallirà un poco ma come avviene con tutte le vernici non c'è scampo a questo.
Riguardo ai nastri Oraline sono simili a nastro adesivo colorato di ottima qualità di vari colori e di larghezze che vanno da 1mm fino a 5 mm. Sono usati per creare linee colorate, per i più stretti anche curve. Di seguito mostro un esempio di come ho creato la linea nera di demarcazione tra la chiglia rossa della nave e la murata grigia rendendo quasi perfetto un lavoro alquanto impreciso che a suo tempo avevo mal fatto.

Ecco come si applica il nastro Oraline: la parte adesiva (come nei nastri biadesivi) è protetta da una stisciolina di carta oleata che si distacca facilmente e va gettata. In questo esempio ho utilizzato il nastro nero da tre mm.

Ecco il nastro applicato. Un lavoro facile e praticamente perfetto

Poi ho veniciato tutto con Humbrol Matt 49. Questo ha migliorato di molto la chiglia che sciaguratamente avevo dipinto in rosso lucido quasi 60 anni fa.....

Avevo dimenticato di descrivere come ho rifatto il n. 62 sull'isola; troppo piccolo per farlo con lo stesso sistema del grande numero sul ponte ho trovato un altro modo estemporaneo:
Mi era avanzata una vecchia decalcomania di un aereo che non ho più (è passato così tanto tempo che non ricordo nemmeno che aereo fosse .
Solo che il numero disponibile era un 63 e un po' troppo piccolo quindi ho tagliato in due la decal, ho incollato le due sezioni staccate, ho mascherato con la vernice del fondo la parte del tre che non somigliava al due e a "mano libera" con pennello 0/10 e vernice bianca ho completato le parti mancanti del numero 62......facile no?

le varie fasi dell'operazione "62"

Segnateli questi trucchetti Berto!
Saluti da Lidonnik

[berto75]

Peste ! Grazie puoi scommetterci che me li segno i tuoi trucchetti !!
Non conoscevo nemmeno io i nastri oraline ,ma hai avuto un ideona geniale !!
Quindi in teoria con i nastri oraline della giusta larghezza è possibile realizzare anche segnaletiche stradali ...
Non finisco mai di stupirmi con le tue soluzioni !!
saluti ammirati e innovativi berto5