Facile dire "Motore G"



Regole del forum
Il sito è online ma ancora "work in progress" Per chi volesse vedere quello che stiamo facendo il link del sito è: http://www.lima-tribute.it vi aspettiamo?

Facile dire "Motore G"

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 18 giu 2015, 0:41

FNM600 ha scritto:
Noto attraverso i finestrini che è il solito motore Lima G prodotto in varie versioni forse anche in più di un millione d'esemplari!


Si cita spesso il famoso motore "G" di Lima nella (errata) convinzione che sia stato un motore universale, intercambiabile, in grado di motorizzare tutte le diverse motrici Lima ma non è così.
Il motore G era integrato nel carrello o nel telaio della motrice quindi, salvo gruppi di modelli strutturati in modo da poter sfruttare carrelli di dimensioni similari, vi era un gran numero di versioni che si diversificavano per: a) Interasse- b) dimensione delle ruote- c) diversi rapporti (a seconda del numero degli ingranaggi la carcassa del motore aveva diversi attacchi.) d) attacchi del motore al telaio (diversa altezza delle alette nei carrelli oppure motori incernierati in alto)-c) differenti avvolgimenti dell'indotto (motori a 4,5 volt e a 12(13) volt). Poi praticamente ogni modello di locomotiva a vapore aveva il suo motore.
Naturalmente per limitare una troppo dispendiosa variazione di motori molti modelli erano allungati o accorciati (=fuori scala) per potersi adattare ad un carrello-motore già in produzione.
Qualche esempio:
Confronto 5 motori G .JPG

Motore G passo lunghissimo.jpg

Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 4299
Iscritto il: 3 dic 2010, 20:24
Località: Roma

Re: Facile dire "Motore G"

Messaggioda FNM600 » 18 giu 2015, 13:13

Oliviero Lidonnici ha scritto:
FNM600 ha scritto:
Noto attraverso i finestrini che è il solito motore Lima G prodotto in varie versioni forse anche in più di un millione d'esemplari!


Si cita spesso il famoso motore "G" di Lima nella (errata) convinzione che sia stato un motore universale, intercambiabile, in grado di motorizzare tutte le diverse motrici Lima ma non è così.
Il motore G era integrato nel carrello o nel telaio della motrice quindi, salvo gruppi di modelli strutturati in modo da poter sfruttare carrelli di dimensioni similari, vi era un gran numero di versioni che si diversificavano per:
- a) Interasse
- b) dimensione delle ruote
- c) diversi rapporti (a seconda del numero degli ingranaggi la carcassa del motore aveva diversi attacchi.
- d) attacchi del motore al telaio (diversa altezza delle alette nei carrelli oppure motori incernierati in alto).
- e) differenti avvolgimenti dell'indotto (motori a 4,5 volt e a 12(15) volt). Poi praticamente ogni modello di locomotiva a vapore aveva il suo motore.
Naturalmente per limitare una troppo dispendiosa variazione di motori molti modelli erano allungati o accorciati (=fuori scala) per potersi adattare ad un carrello-motore già in produzione.
Qualche esempio:
Confronto 5 motori G .JPG

Motore G passo lunghissimo.jpg

Saluti da Oliviero


Mi scuso per la faciloneria!
Forse l'unica cosa in comune sono le spazzole (art.1-6644-0) e mollette cilindriche (art.1-5500-0), ma non si può nemmeno prendere per scontato l'intercambiabilità del rotore (di solito art.8026-541) che potrebbe avere il pinione con diverso numero di denti o profondità. Già diverse tensioni visto che soprattutto per loco per impianti economici detti rotori forse costruiti per viaggiare anche con solo una o 2 pile da 4.5V invece dell'alimentatore da rete che fornisce tensione più alta.

Per controllare intercambiabilità di pezzi in teoria non penso che bisogna guardare le numerose schede ricambi come da Lima-Tribute http://www.lima-tribute.it/ ? Il problema è che molti modelli prodotti non hanno scheda dedicata e magari non bisogna avere l'occhio tecnico e pensare di leggere la mente dell'ufficio tecnico Lima, assai prolifica di disegni, per scoprire a quale famiglia di carrelli o telai appartiene un particolare modello e da dove originò?
FNM600

Avatar utente
 
Messaggi: 664
Iscritto il: 17 set 2014, 2:19
Località: Como Nord Camerlata

Re: Facile dire "Motore G"

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 18 giu 2015, 15:48

FNM600 ha scritto:Mi scuso per la faciloneria!
....... ma non si può nemmeno prendere per scontato l'intercambiabilità del rotore (di solito art.8026-541) che potrebbe avere il pinione con diverso numero di denti o profondità. Già diverse tensioni....


Non bisogna scusarsi! :-P è comune l'opinione che il motore "G" Lima, sia unico e solo. Ma ritengo che non dobbiamo pensare al "G" come ad un "meccanismo di forma definita": è una filosofia costruttiva: un motore dotato di indotto (rotore) ed asse orizzontale, trasversale, con trasmissione ad ingranaggi frontali, a cascata.....Stop! Gli elementi (fisici) in comune a tutti i "G" erano: il pacco lamellare (...forse! 8-) ), i carboncini con mollette (spinti da lamelle di rame) e il magnete ad anello. Le componenti della cassa (calotta porta spazzole, cassa con attacchi ingranaggi), l'avvolgimento dell'indotto, il pignone e la cascata di ingranaggi applicati alla cassa, si differenziavano a seconda del tipo di telaio della motrice.
Si noti, per esempio, come alcuni motori avesserero l'asse rotore dotato di bronzine mentre nei più economici gli assi scorrevano in un semplice foro nella plastica della cassa.

Motore-telaio loco Lima.JPG
Motori-telaio "G" per locomotive a vapore

Nella foto successiva si confrontano due carrelli-motore con diverse trasmissioni: (in alto) numero maggiore di ingranaggi- meno veloce ma con più coppia; dotato anche di bronzina sull'asse motore: è più costoso!
(sotto) meno ingranaggi e senza bronzina (piu veloce[troppo] e più economico da produrre).

Motori G con rapporti diversiJPG.jpg
Due carrelli motore con lo stesso passo ma differenti rapporti di trasmissione

Pure diverso il sistema di contenimento degli ingranaggi: (sotto) una sottile lamina di acciaio a forcella, preme sugli ingranaggi più esterni (la lamina è solo incastrata in piccole tacche ricavate nella plastica della cassa (x) )- (sopra) i due ingranaggi esterni sono avvitati da bulloncini in ottone (filettati nella plastica della cassa).
Nota: suppongo che potrmmo considerare il motore-telaio "G" come un sistema modulare: il gruppo indotto-magnete-carboncini è accoppiabile ad una serie di accessori: calotte, casse, attacchi, trasmissioni, che composte in varie maniere possono motorizzare differenti modelli con differenziazioni di qualità, prestazioni e costo.
CONTINUA
Oliviero Lidonnici

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 4299
Iscritto il: 3 dic 2010, 20:24
Località: Roma

Re: Facile dire "Motore G"

Messaggioda merlotrento » 19 giu 2015, 21:59

Oliviero
non sono d'accordo! Il motore G presentava un altissimo numero di parti comuni, ciò che variava era, più che altro, l''elemento
telaio-carrello che comprendeva anche la cassa cilindrica col magnete anulare....
ti invito ad una analisi dettagliate delle schede ricambi che trovi nel mio articolo sulla motorizzazione G in "Lima tribute"
http://www.lima-tribute.it/ scegliere "motorizzazioni e meccaniche"
Un solo esempio: il rotore è sempre lo stesso
Nell'edizione 1977 delle schede è definito 1003-079 (conferma che il prototipo del motore G nasce col TEE-RGP SNCF..)
nelle schede 1982 invece 8026-541.
Il dubbio può essere più che legittimo sulla intercambiabilità delle parti di generazione diversa..... ma occorerebbe la memoria storica di qualche tecnico LIMA
[09.gif]
pietro
merlotrento

Avatar utente
 
Messaggi: 757
Iscritto il: 1 apr 2011, 21:05

Re: Facile dire "Motore G"

Messaggioda FNM600 » 20 giu 2015, 14:57

Oliviero Lidonnici ha scritto:
FNM600 ha scritto:Mi scuso per la faciloneria!
....... ma non si può nemmeno prendere per scontato l'intercambiabilità del rotore (di solito art.8026-541) che potrebbe avere il pinione con diverso numero di denti o profondità. Già diverse tensioni....


Non bisogna scusarsi! :-P è comune l'opinione che il motore "G" Lima, sia unico e solo. Ma ritengo che non dobbiamo pensare al "G" come ad un "meccanismo di forma definita": è una filosofia costruttiva: un motore dotato di indotto (rotore) ed asse orizzontale, trasversale, con trasmissione ad ingranaggi frontali, a cascata.....Stop! Gli elementi (fisici) in comune a tutti i "G" erano: il pacco lamellare (...forse! 8-) ), i carboncini con mollette (spinti da lamelle di rame) e il magnete ad anello. Le componenti della cassa (calotta porta spazzole, cassa con attacchi ingranaggi), l'avvolgimento dell'indotto, il pignone e la cascata di ingranaggi applicati alla cassa, si differenziavano a seconda del tipo di telaio della motrice.
Si noti, per esempio, come alcuni motori avesserero l'asse rotore dotato di bronzine mentre nei più economici gli assi scorrevano in un semplice foro nella plastica della cassa.

OMISSIS

merlotrento ha scritto:Oliviero, non sono d'accordo! Il motore G presentava un altissimo numero di parti comuni, ciò che variava era, più che altro, l''elemento telaio-carrello che comprendeva anche la cassa cilindrica col magnete anulare....
ti invito ad una analisi dettagliate delle schede ricambi che trovi nel mio articolo sulla motorizzazione G in "Lima tribute"
http://www.lima-tribute.it/ scegliere "motorizzazioni e meccaniche"
Un solo esempio: il rotore è sempre lo stesso
Nell'edizione 1977 delle schede è definito 1003-079 (conferma che il prototipo del motore G nasce col TEE-RGP SNCF..)
nelle schede 1982 invece 8026-541.
Il dubbio può essere più che legittimo sulla intercambiabilità delle parti di generazione diversa..... ma occorerebbe la memoria storica di qualche tecnico LIMA
[09.gif]
pietro


Direi che entrambi di voi avete ragione.
Beh! In effetti si hanno un numero di componenti come rotori, calotte porta spazzole, ingranaggi individuali, e così via, ma erano assemblati in varie combinazioni per diversi telai e statori di motori con diversi passi degli assali in vario numero con vari diametri di ruote.
Per uno che si trova a dovere riparare spesso cannibalizzando locomotive con detta motorizzazione G deve fare riferimento alle schede ricambi anche usando un po' di lateral thinking / pensare lateralmente per via del numero immenso di modelli molti non nei cataloghi soprattutto per modelli economic da impianti. C'è il dubbio espresso di diverse epoche come il cambio di art. N° del rotore da 1003 (Treno TEE-RGP SNCF) a 8026 (E.646 FS) per esempio.

Interessante notare la numerazione (art.) dei ricambi con le cifre a sinistra del trattino numero di articolo di locomotiva montata e a destra numero specifico per ricambio http://www.lima-tribute.it/ . Qui si legge la locomotiva capostipite di certe versioni di motorizzazione. Guardare sotto Motorizzazioni e meccaniche (engines and mechanical) che è sezione redatta da tè Merlo Trento! applause1 e grazie! (3)

Discussioni simili sul motore G appaiono spesso anche su http://www.rmweb.co.uk/community/ per esempio perché con poche eccezioni questa era la motorizzazione in varie versioni di carrello anche in tender e telaio delle locomotive Lima locali non importa la scala (OO o HO) anche se il passo carrello della class 33 da HO a OO cambiò pur avendo ancora un motore G per esempio!

Penso che la motorizzazione G nelle sue varie versioni è nota in mezzo mondo ! :D
FNM600

Avatar utente
 
Messaggi: 664
Iscritto il: 17 set 2014, 2:19
Località: Como Nord Camerlata

Re: Facile dire "Motore G"

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 21 giu 2015, 23:23

merlotrento ha scritto:Oliviero
non sono d'accordo! Il motore G presentava un altissimo numero di parti comuni, ciò che variava era, più che altro, l''elemento telaio-carrello che comprendeva anche la cassa cilindrica col magnete anulare....ti invito ad una analisi dettagliate delle schede ricambi che trovi nel mio articolo sulla motorizzazione G in "Lima tribute"
http://www.lima-tribute.it/ scegliere "motorizzazioni e meccaniche"
Un solo esempio: il rotore è sempre lo stesso
...............
pietro


Carissimo Pietro, lungi da me di discutere con te! Probabilmente non sono riuscito a spiegarmi ma in realtà oserei dire che non abbiamo detto cose molto diverse:

Oliviero Lidonnici ha scritto: Gli elementi (fisici) in comune a tutti i "G" erano: il pacco lamellare (...forse), i carboncini con mollette (spinti da lamelle di rame) e il magnete ad anello. Le componenti della cassa (calotta porta spazzole, cassa con attacchi ingranaggi), l'avvolgimento dell'indotto, il pignone e la cascata di ingranaggi applicati alla cassa, si differenziavano a seconda del tipo di telaio della motrice.


Siamo d’accordo sul fatto che il pacchetto lamellare dell’indotto fosse sempre lo stesso ma dobbiamo ricordare che anche per questo elemento, sono esistiti (almeno per i primi anni) due avvolgimenti diversi 4,5 volt e 12 volt.
Non discuto nemmeno sulla percentuale di elementi comuni, contrapposti alle parti variate, in base al diverso modello.
Lima ha prodotto centinaia se non migliaia di modelli, ovviamente è inconcepibile pensare che ci siano centinaia di motori diversi. Molte configurazioni saranno state impiegate in decine di modelli compatibili: è assodato! Nonostante questo possiamo trovare numerosissime configurazioni diverse. Personalmente ne ho differenziate almeno una decina, nei pochissimi modelli che ho smontato e studiato: sono troppo pochi per formulare una statistica! Chissà quante ce ne sono ancora!
Ho studiato le schede che hai iniziato ad inserire e sono dispiaciuto che Lima Tribute sia da tempo in “coma farmacologico” (per non dire defunto) e che questo non ti abbia permesso di arricchire e magari completare quella documentazione. Ma come tu stesso hai scritto, nella trattazione, mancano tutte le locomotive a vapore e le piccole motrici da manovra. Praticamente hai potuto trattare solo le motrici a carrelli (2 o 3 assi) che riconoscerai che sono strutturalmente molto simili tra loro quindi sono poco differenziate costruttivamente e quindi non sono abbastanza significative per illustrare l'intera produzione.
Purtroppo io tendo sempre a confrontare Lima con Rivarossi. La ditta di Como in circa 50 anni ha impiegato solo tre motori +un paio di varianti economiche da start set: ognuno dei tre, nella sua epoca, motorizzava indifferentemente, praticamente tutti i modelli a catalogo in quegli anni, dalle piccole loco a due assi come la Badoni o il “Calimero” a le grandi Gr 740-Gr 691 per non parlare delle americane: il motore era sempre lo stesso (almeno tranne casi rarissimi: esempio Il Treno della Brianza); poteva variare solo il pignone (vite senza fine) e l’attacco al telaio(2 sole varianti: frontale o inferiore).
In Lima, il motore “G” è una cosa del tutto diversa .... ma non ho mai detto “peggiore”. Come ho cercato di dire in modo maldestro“ non esiste un motore G” ma esiste un sistema modulare Carrello-Motore G .
Molti anni fa, in un periodo in cui avevo perso interesse nel modellismo ferroviario, utilizzai il motore Rivarossi di un Calimero (col telaio inutilizzabile) per motorizzare un modellino di auto slot 1:32.
Il modellino funzionava, anche se con velocità non soddisfacente. Non avrei potuto motorizzare l’automobilina con un motore Lima dato che questo motore non si può isolare dal carrello o dal telaio.
Oppure forse potrei dire che, a seconda del “rottame” di loco Lima che avessi recuperato, l’operazione poteva in qualche caso essere fattibile in altri impossibile.
Non sono sicuro di essere riuscito a spiegare ciò che voglio dire :oops:
Cordiali Saluti
Oliviero
PS. Negli anni Ottanta si nota che in alcuni modelli il motore "G" comincia ad essere indipendente dal telaio
Telaio-motore Br80 LIMA.JPG

:mrgreen:
Oliviero Lidonnici

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 4299
Iscritto il: 3 dic 2010, 20:24
Località: Roma

Re: Facile dire "Motore G"

Messaggioda merlotrento » 23 giu 2015, 0:00

Sicuro che il motore G sia stato”avvolto” in modo differente per tensione 4.5 V e 9/12V cc? Mi risulta che ciò fosse stato fatto solo per il vecchio motore ad asse verticale:e le tensioni erano specificate in catalogo es 9/12V per D342 e E424, 4.5V per V60(1602) BR80(1601) e loco 2001 (cfr catalogo 1963 ) i modelli con motore G erano specificati dalla dizione motore con “ottimo funzionamento e disposto orizzontalmente funzionamento a 9/12V” (es art 1003,8024, 8026 cat 1963/64) .. Torno ai miei ricordi di bimbo; Befana del 1962 scatola iniziale Lima con binario normale, loco V60 (1602)e portapila/invertitore per una sola pila da 4.5V.. Befane Anni successivi (1964 e 1965:loco tre assi con tender a due o tre assi(motore G)(conf 2000 e 2700) e binario normale e lusso, locotender BR80(motore G)(conf1601) binario normale, entrambe con scatola portapile/invertitore 9V(due pile da 4.5)….. Lo ricordo bene perché non capivo come andassero inserite le pile per ottenere il collegamento in serie….. lo capii solo molto più tardi (illustrazione sul catalogo166/67 (46) (46)
Ma torniamo al motore G…….
Concordo con te sul fatto che la “cassa” del motore sia corpo unico col telaio del carrello, con preinserita in essa il magnete permanente ad anello, telaio carrello che viene fornito completo di ruote (cfr catalogo ricambi 1977 o 1982).
Per loco a due assi non a bielle la motorizzazione è trattata al pari di quelle a carrello ( per mezzo di viti e/o incastri il telaio di esso è reso solidale al “telaio”modellistico), soluzione analoga per i tender motorizzati. Per loco a bielle ,diesel, locotender, loco a vapore motorizzate “in cabina”, la cassa del motore( con magnete inserito) è parte a sé … unico per tutti il tipo di spazzole, molle premispazzole, pressochè unico il tipo rotore avvolto comprensivo di pignone, in ridottissimo numero di tipi gli ingranaggi naturalmente variamente impiegati in cascata a seconda della riduzione necessaria……
Mi limito ad una analisi delle motorizzazioni G presenti nel catalogo ricambi 1982……
Presenti 98 modelli con motore G (compresi 00 e 00/H0)
Rotore con pignone:un solo tipo
tutti con 8026-541 !!!!
Per le tipologie “carrello” rimando al mio articolo su Lima tribute più volte citato.
Casse motore(con magnete) per loco a bielle: 3 tipi un modello con 3005-538 quattro modelli con 5101-538 dieci modelli con 3002-538
Coperchi per cassa motore con coprispazzole:7 tipi un modello con 2621-546 un modello con8080-541 tre modelli con 8080-546 quattro modelli con 1025-546 tredici modelli con5101-546 tre modelli con 8026-543 tutti i restanti con 8026-546
Ingranaggi 6 tipi : 8026-26, 8026-27, 8026-50, 8026-51, 8026-52, 8026-53, fissati su soli due modelli con lamella sagomata 1-2752-0 ed in tutti gli altri casi con microvite esagonale1-8092-00
presente anche ingranaggio 8029-13 utilizzato in un solo modello
……per chi volesse analizzare più a fondo l’argomento “ingegnerizzazione” modelli LIMA consiglio di consultare le schede ricambi in Lima tribute….http://www.lima-tribute.it istruzioni e parti di ricambio
Lascio ad Oliviero l’analisi delle schede del 1977 e relativo commento e confronto…. [09.gif]
Le trovi, purtroppo non tutte, sul sito di Martin e qualcuna a corredo del mio solito articolo..
Ultima modifica di merlotrento il 24 giu 2015, 6:53, modificato 2 volte in totale.
merlotrento

Avatar utente
 
Messaggi: 757
Iscritto il: 1 apr 2011, 21:05

Re: Facile dire "Motore G"

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 23 giu 2015, 15:48

merlotrento ha scritto:Sicuro che il motore G sia stato”avvolto” in modo differente per tensione 4.5 V e 9/12V cc? Mi risulta che ciò fosse stato fatto solo per il vecchio motore ad asse verticale:e le tensioni erano specificate in catalogo es 9/12V per D342 e E424, 4.5V per V60(1602) BR80(1601) e loco 2001 (cfr catalogo 1963 ) i modelli con motore G erano specificati dalla dizione motore con “ottimo funzionamento e disposto orizzontalmente funzionamento a 9/12V” (es art 1003,8024, 8026 cat 1963/64) .. Torno ai miei ricordi di bimbo; Befana del 1962 scatola iniziale Lima con binario normale, loco V60 (1602)e portapila/invertitore per una sola pila da 4.5V.. Befane Anni successivi (1964 e 1965:loco tre assi con tender a due o tre assi(motore G)(conf 2000 e 2700) e binario normale e lusso, locotender BR80(motore G)(conf1601) binario normale, entrambe con scatola portapile/invertitore 9V(due pile da 4.5)….. Lo ricordo bene perché non capivo come andassero inserite le pile per ottenere il collegamento in serie….. lo capii solo molto più tardi (illustrazione sul catalogo166/67 (46) (46)


Sono sicuro che esistono due tipi di avvolgimento per motore "G". Non sono sicuro che quella per funzionamento a voltaggio basso sia a 4,5 volt. Probabilmente è 4,5/9 volt (*)
(*)confrontato con lo stesso modello dotato di motore verticale (da 4,5V.), alimentati con batteria da 4,5 volt, il "verticale" si dimostra più veloce del "G" (da bassa tensione). Però questa non è una prova assoluta: può essere solo un problema di diversi rapporti di trasmissione o di coppia dei diversi motori.

Questi due miei modelli girano tranquillamente con una batteria (anche un po' scarica) da 4,5 volt:
Loco a 4.5 volt.jpg
queste "girano" con 4,5 volt (.....trainando il loro trenino)

Probabilmente provengono da confezioni start set con portapila da 9 volt.
Sulla vecchia 1601 non avevo dubbi avendola già confrontata con un altro modello identico ma con motore 9/12 volt.
Tutti i miei modelli Lima 9/12volt, alimentati con la batteria da 4,5 restano del tutto indifferenti.
Invece il DB E 69 rosso è stata una sorpresa (l'avevo messo in collezione solo dopo una prova sommaria solo per controllare che il motore girasse). Grazie alla tua domanda l'ho confrontato con la 1601 e ambedue girano a 4,5 volt alla stessa velocità (anzi il "rosso" è lievemente più veloce)
Di modelli BR 160 (o "quasi") ne ho tre, gli altri due ignorano la batteria da 4,5.
TRE 160 assortiti.jpg
Il rosso va a 4,5 . gli altri due a meno di sei/sette volt ignorano l'alimentazione

Ora non posso dire l'anno del "rosso" - un modello simile lo ho trovato sul catalogo del 1973/74 ma il mio non può essere il modello del catalogo (certamente a 9/12volt). Comunque non penso possa essere più vecchio del 1968/primissimi anni Settanta.
Saluti da Oliviero
Ultima modifica di Oliviero Lidonnici il 23 giu 2015, 18:09, modificato 4 volte in totale.
Oliviero Lidonnici

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 4299
Iscritto il: 3 dic 2010, 20:24
Località: Roma

Re: Facile dire "Motore G"

Messaggioda merlotrento » 23 giu 2015, 15:51

Lascio ad Oliviero l’analisi delle schede del 1977 e relativo commento e confronto…. [09.gif]
naturalmente scherzavo.....
nel sito di Martin ho recuperato le schede edizione 1977 solo di 27 modelli...... lo ritengo comunque un campione significativo, visto che vi sono locotori con carrelli a due e tre assi, automotrici ed elettromotrici, locotender e loco con tender con motorizzazione in cabina, loco con tender motorizzato e loco a due assi passo lungo (le simil V100 utilizzate nelle confezioni iniziali economiche...)
balza subito all'occhio l'utilizzo di un solo tipo di rotore con pignone classificato 1003079 sul cui asse,lato collettore, va applicata una rondella 4476 prima di applicare il"coperchio" coi portaspazzole..... il tipo 1003081 è pressochè utilizzato per tutte le tipologie di motorizzazione (casse motore con magnete di carrelli a due o tre assi,casse singole per loco a vapore con motore in cabina etc), per la loco LMS art 201701M (con motore nel tender) è usato il coperchio 2621-081.
tipi di casse singole per motori loco a bielle con motore in cabina:3004-080, 3005-080, ,
Gli ingranaggi impiegati sono gli 802626, 802627 nonchè 802913 fissati con lamella sagomata 102209( carrelli a due assi passo corto, carrelli a tre assi od a lungo passo, compreso quello della motorizzazione nel tender della loco sopra citata), 802621(carrelli a due assi), 300225 cassa motore singola (loco con motore in cabina), nella simil V100 a due assi passo lungo è utilizzato,oltre all'802627, anche l'ingranaggio 800907 (sempre fissati con lamella102209)
Un caso un poco a sè la loco art 208080 (diesel americano Bo-Bo): ingranaggi fissati con vite 8853, coperchio cassa motore 8080-081 ma solito il rotore 1003-079 e rondella 4476
pietro -4-
merlotrento

Avatar utente
 
Messaggi: 757
Iscritto il: 1 apr 2011, 21:05

Re: Facile dire "Motore G"

Messaggioda merlotrento » 23 giu 2015, 16:06

Grazie Oliviero!....mi faresti vedere dai due lati(lato ingranaggi e porta spazzole) i motori delle 1601? [nopity.gif]
Grazie ancora!

per vedere le schede ricambi sul sito di Martin
http://mmiwakoh.de/Eigene%20Webs/lima-modellbahn/Seite2%20en.htm
aprire le pagine ove sono illustrati i modelli di locomotive, ad esempio
http://mmiwakoh.de/Eigene%20Webs/lima-modellbahn/FS1%20en.htm
i modelli per cui sono caricate anche le schede presentano sottolineata la didascalia
esempio: 8022 FS E424 o 8034 FS E444
cliccando la didascalia apparirà la scheda che Martin ha caricato(1977 o 1982)
per il 424 ha caricato la scheda 1977
http://mmiwakoh.de/Eigene%20Webs/Ersatzteilblaetter/ET8022.pdf
mentre per l'E444 quella del 1982
http://mmiwakoh.de/Eigene%20Webs/Ersatzteilblaetter/ET8034.pdf

un caro saluto
pietro -4-
merlotrento

Avatar utente
 
Messaggi: 757
Iscritto il: 1 apr 2011, 21:05

Prossimo

Torna a Lima - Tribute

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 12 ospiti